Wikipedia definisce la voce illusione ottica come: “una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che è presente”.
Studiare le illusioni ottiche può dirci molto sul modo in cui i nostri occhi e il nostro cervello percepiscono ed interpretano i segnali che ricevono dal mondo esterno e può fornirci alcuni interessanti spunti di riflessione in vari ambiti, scientifici e filosofici: specialmente, come vedremo, nel campo della psicologia cognitiva e dell’ epistemologia, ma anche in altri campi del sapere, apparentemente lontani, come quello della biologia evoluzionistica.
Ci siamo già occupati in parte di illusioni ottiche in questo blog, nell’articolo relativo al test della ballerina ed in quello in cui mostravamo due video capaci di farci dubitare della realtà oggettiva di quanto stavamo osservando.
Con il presente articolo iniziamo un viaggio, spero interessante, nel mondo delle illusioni ottiche: ci lasceremo spiazzare e stupire (com’è nello spirito di questo blog) e cercheremo, se non di trovare delle risposte, di farci delle domande sul rapporto tra realtà oggettiva e percezione soggettiva.
Cominciamo mostrando questa straordinaria immagine: riuscireste ad attraversare il labirinto, partendo dal pallino rosso a sinistra e finendo in quello di destra, senza farvi venire nausea e capogiri?
( Clicca qui, per vedere l’immagine originale, molto più grande)
L’immagine è, in realtà, assolutamente immobile: la fastidiosa e leggermente inquietante vibrazione delle sue strade è tutta nella mente dell’osservatore.
Ho trovato questa illusione ottica nel sito di Mariano Tomatis, che, vi garantisco, merita una visita.
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